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1 febbraio 2018Trasporto ferroviario
L’inaugurazione della linea Mendrisio-Varese
A 91 anni dall’ultima inaugurazione di una tratta transfrontaliera il completamento della Arcisate-Stabio consentirà collegamenti diretti tra il Canton Ticino e l’aeroporto di Malpensa
di Eugenio A. Merzagora
Lo scorso 22 Dicembre, la Presidente della Confederazione Elvetica Doris Leuthard e il Ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio hanno inaugurato la linea Mendrisio-Varese, che migliora i collegamenti tra la Lombardia e il Sud del Canton Ticino.
La nuova linea sarà gestita dalla Società ferroviaria italo-svizzera TILO, ed è stato proprio un convoglio TILO a trasportare le Autorità, gli ospiti e la stampa dalla Stazione Centrale di Milano fino a Varese, Mendrisio e quindi nuovamente a Induno Olona, dove ha avuto luogo l’evento inaugurale.
Il tracciato
Da Varese la linea mantiene lo storico, singolo binario fino al monumentale ponte ad archi sull’Olona, in quanto la forte antropizzazione ha di fatto reso impossibile il raddoppio in questa tratta.
Il binario si sdoppia al termine del ponte, poco prima di entrare nella nuova stazione di Induno Olona, a partire dalla quale l’esistente linea Varese-Porto Ceresio, chiusa al traffico dal 13 Dicembre 2009 per consentire i lavori, è stata interrata e raddoppiata in sede fino al bivio Bevera. In questi 4,6 km i binari corrono in una trincea profonda (fra i 6 e gli 8 m sotto il piano campagna) per superare le interferenze con la rete stradale; l’opera principale è costituita dalla galleria Induno (950 m), realizzata scavando in parallelo lato Varese e lato Stabio.
La galleria consta di un tratto intermedio realizzato in naturale (478 m) e di due tratti alle estremità realizzati in artificiale, e si sviluppa con un andamento in curva, a una profondità di oltre 50 m sotto la galleria ferroviaria della linea storica, che sarà trasformata in pista ciclopedonale. L’ultimo diaframma è stato abbattuto il 30 Gennaio 2017. Dal bivio Bevera, poco dopo la nuova stazione di Arcisate fino al confine di Stato, è stata realizzata una nuova linea a doppio binario (la cosiddetta Arcisate-Stabio), che si snoda per 3,6 km.
Qui la linea raggiunge la massima pendenza (2,2%) ed è caratterizzata dal ponte Baranzella (40 m), dal viadotto e dalla galleria Bevera. Il viadotto è situato sul confine dei comuni di Arcisate e Cantello, dopo il Posto Movimento Bevera, è formato da sette campate di 60 m e ha una lunghezza complessiva di 438 m. L’altezza massima dell’impalcato dal fondovalle è di 28 m.
Subito dopo il viadotto si imbocca la galleria Bevera (si veda “S&A” n° 99 Maggio/Giugno 2013 e http://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/la-galleria-della-bevera-sulla-linea-arcisate-stabio/), che si snoda con andamento prevalentemente curvilineo per 970 m nella frazione di Gaggiolo.
L’opera è costituita da un tratto centrale realizzato in galleria naturale (862 m) e da due tratti esterni in galleria artificiale. È stata realizzata scavando sia lato Arcisate sia lato Stabio, e il breakthrough è avvenuto il 12 Luglio 2017. Al portale orientale della galleria è situata la stazione di Cantello Gaggiolo, nella quale sono presenti gli uffici della Dogana.
Poco oltre la stazione si incontra il confine di Stato, dove la linea si allaccia al tratto Stabio-Mendrisio (si veda “S&A” n° 101 Settembre/Ottobre 2013 e http://www.stradeeautostrade.it/ferrovie-e-metropolitane/collegamento-ferroviario-mendrisio-varese/) realizzato dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), inaugurato il 26 Novembre 2014 e in servizio dal successivo 14 Dicembre. I lavori di costruzione della linea (suburbana transfrontaliera, come la definiscono gli Svizzeri) iniziarono il 1° Dicembre 2008 in territorio elvetico, e il 24 Luglio 2009 nella parte italiana.
In Svizzera i lavori sono principalmente consistiti nel raddoppio e nell’ammodernamento della preesistente linea Mendriso-Stabio, parte della ferrovia della Valmorea, entrata in esercizio il 28 Giugno 1926 ma di fatto interrotta già dal 31 Maggio 1928, quando su ordine del Governo fascista venne chiusa la dogana di Santa Margherita di Stabio. In Italia venne in seguito quasi completamente smantellato il binario esistente, mentre in territorio svizzero la linea rimase in uso come raccordo industriale per il traffico merci.
Le tre nuove stazioni
Come si accennava, nella parte italiana del tracciato sono presenti le tre nuove stazioni di Induno Olona, Arcisate e Cantello Gaggiolo, progettate e realizzate secondo gli standard definiti dalle Specifiche Tecniche per l’Interoperabilità (STI) del sistema ferroviario UE, per garantire una migliore accessibilità ai treni, anche alle persone a ridotta mobilità e con disabilità.
La configurazione a ponte delle stazioni, accessibili da entrambi i lati, consente di creare un collegamento pedonale in corrispondenza dell’asse di stazione. Le stazioni sono tutte caratterizzate da sale d’attesa, un locale commerciale, servizi igienici, rampe di scale per raggiungere i binari dal piano stradale, percorsi tattili per persone ipovedenti, un ascensore per ogni banchina, marciapiedi lunghi 250 m e alti 55 cm per facilitare l’accesso ai treni e sistemi di informazione ai viaggiatori con monitor e annunci sonori.
Ogni stazione è inoltre dotata di un piazzale con parcheggi dedicati ai viaggiatori, e sono state previste aree di sosta per i bus e per le autovetture (kiss&ride), a favore dell’intermodalità.
Le caratteristiche tecniche
La linea è dedicata al servizio passeggeri, ha una velocità di tracciato di 100 km/ora, e una pendenza massima pari al 22‰. È alimentata a 3 kV in corrente continua fino al confine di Stato, dove avviene il cambio di tensione a 15 kV in corrente alternata, in uso sulla rete svizzera. Il distanziamento in sicurezza dei treni sarà gestito con il sistema di blocco conta-assi fino al Posto Movimento Bevera.
I Posti Movimento di Induno e Bevera sono coordinati da nuovi Apparati Centrali Elettrici a Itinerari (ACEI), gestiti dal Posto centrale di Milano Greco Pirelli. La protezione della marcia dei treni in territorio italiano è attuata con il Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), mentre in Svizzera con il sistema EuroSignum-EuroZUB. Il punto di connessione fra i due sistemi nazionali corrisponde al confine di Stato.
Le opere civili, di armamento e di trazione elettrica sono state completate dall’Impresa Salcef, mentre quelle tecnologiche dall’ATI CEIT Alstom. La Direzione Lavori è stata curata da Italferr, la Società di ingegneria del Gruppo FS Italiane.
L’inaugurazione
L’evento si è tenuto nel piazzale della stazione di Induno Olona, alla presenza, oltre che del Presidente Leuthard (che ha evidenziato come la linea sia “un segno del forte legame che unisce la Svizzera e l’Italia”) e del Ministro Delrio, del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, del Direttore Infrastrutture delle FFS Philippe Gauderon, del Presidente di TILO nonché AD di Trenord Cinzia Farisè e dell’AD di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile. Negli interventi è stata rimarcata la cura del ferro in atto nella rete trasportistica italiana, nonché il fatto che la Arcisate-Stabio sia la prima linea transfrontaliera italiana del nuovo millennio, a 91 anni dalla precedente e a 111 anni dall’inaugurazione della linea del Sempione.
Per la Presidente della Confederazione Leuthard e il Ministro Delrio, l’incontro ha fornito anche l’occasione per discutere di altri temi legati alla politica dei trasporti. Entrambi hanno preso atto con soddisfazione del fatto che la dichiarazione di intenti da loro stessi firmata nel 2016 per promuovere la navigazione sul Lago di Lugano e sul Lago Maggiore stia dando i suoi frutti: la Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL), cui appartiene Navigazione Lago Maggiore (NLM), e la svizzera Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL), infatti, fonderanno entro Febbraio 2018 un Consorzio, grazie al quale in futuro la SNL potrà, tra l’altro, offrire un servizio di linea sulle acque svizzere del Lago Maggiore attraverso una concessione rilasciata dalla NLM.
Si è discusso anche del potenziamento dell’asse ferroviario del Sempione, degli impianti di trasbordo del traffico combinato in fase di costruzione nel Nord Italia e della pianificazione infrastrutturale a lungo termine. Lo sviluppo delle infrastrutture del traffico merci ferroviario rappresenta un elemento cruciale dei rapporti bilaterali tra i due Ministeri dei Trasporti e contribuisce all’attuazione della politica di trasferimento svizzera.
Gli sviluppi futuri
La linea, sulla quale le prove tecniche per testare le condizioni di esercizio e le tecnologie installate – come l’innovativo sistema di transizione dinamica che consente il passaggio “in corsa” dalla rete ferroviaria italiana a quella svizzera e viceversa – erano iniziate l’1 Dicembre, è stata aperta al traffico passeggeri il 7 Gennaio.
In tale data sono infatti iniziate le corse delle due nuove linee S40 Como-Mendrisio-Varese e S50 Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona, che hanno arricchito il servizio transfrontaliero di 82 treni giornalieri per un totale di 122 corse nei giorni feriali e di 92 nei festivi.
Sempre il 7 Gennaio, dopo otto anni, è stata riaperta al traffico anche la linea Varese-Porto Ceresio, dove sono state portate a termine opere per il consolidamento statico di ponti e scarpate, realizzati camminamenti pedonali, rinnovati 10.000 m di binario lungo tutta la tratta, il sistema di alimentazione elettrica dei treni a 3 kV e tutti gli impianti di sicurezza e segnalamento.
Le stazioni di Porto Ceresio e Bisuschio-Viggiù sono state inoltre interessate da lavori di restyling e interventi di ammodernamento con la realizzazione di nuovi marciapiedi di stazione alti 55 cm, nuove pensiline, riqualificazione degli ambienti, nuovi sistemi di informazione al pubblico e percorsi per persone a ridotta mobilità e con disabilità.
Il 18 Giugno 2018 la linea S40 sarà prolungata fino ai Terminal 1 e 2 di Malpensa, ed entreranno in esercizio collegamenti a cadenza bioraria da Como all’aeroporto via Mendrisio. Secondo l’intesa sottoscritta dal Cantone Ticino e dalla Regione Lombardia, è prevista anche l’introduzione di treni diretti Bellinzona-Lugano-Varese-Malpensa senza cambio a Mendrisio, non appena le condizioni di esercizio in Lombardia lo consentiranno.
Sarà così possibile disporre di un collegamento orario tra la Svizzera e l’aeroporto di Malpensa. La nuova linea internazionale Mendrisio-Varese, che comprende il primo valico transfrontaliero tra Italia e Svizzera senza stazione di confine, è stata finanziata secondo il principio di territorialità: in territorio svizzero, le spese ammontano a circa 136,8 milioni di Euro, di cui 57,3 milioni a carico della Confederazione (Fondo infrastrutturale) e il resto a carico del Cantone Ticino, mentre per la parte italiana sono stati investiti 261 milioni.
Fonte: www.stradeeautostrade.it