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26 maggio 2018Trasporto stradale
Nuova Becca, progetto in bilico
Sindaci in allarme dopo il “no” della Regione al passaggio di competenze sulle strade provinciali
di Stefania Prato
PAVIA. Resta al palo il futuro del nuovo ponte della Becca. I sindaci sono preoccupati, i consiglieri regionali di opposizione scalpitano, il presidente della Provincia vede in bilico la realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il territorio. Il dietro front di Regione Lombardia sulla presa in carico di una parte di strade provinciali mette la parola «fine» alla costituzione della società, “Lombardia Mobilità”, che avrebbe dovuto gestire 470 chilometri di arterie di competenza della Provincia, compresa la ex statale 617, la Bronese, su cui si trova il ponte della Becca. Strada che, stando al protocollo d’intesa siglato nel marzo 2017 tra Regione e Anas, sarebbe entrata a far parte dei 272 Km che si sarebbe presi in carico lo Stato. Il Pirellone si sarebbe occupato invece di 198 Km. L’accordo avrebbe quindi consentito alla Provincia di sgravarsi di una parte della propria rete viaria che, complessivamente, conta circa 2000 Km.
La gestione e la manutenzione sarebbe passata in capo a Lombardia Mobilità, società la cui costituzione era prevista per il primo luglio, partecipata da Anas e da Regione. E che ora, dopo la retromarcia del governatore Fontana, non vedrà più la luce. Adesso la questione, dicono Pietro Scudellari, sindaco di Linarolo e Gianluigi Zoppetti, alla guida di Mezzanino, è capire che accadrà, chi si occuperà della Bronese e quindi chi stanzierà i soldi per realizzare i progetti definitivo ed esecutivo del nuovo ponte, fondamentali per inserire l’opera nel Piano finanziario di Anas. Domande che intendono girare al governatore Attilio Fontana a cui chiederanno un incontro. L’inserimento dell’intervento tra i lavori finanziabili attraverso il Piano Anas era stato deciso lo scorso gennaio nell’incontro tra il presidente della Provincia Vittorio Poma e l’allora vice ministro Riccardo Nencini. Presenti anche Regione e Comuni. «Al ministero delle Infrastrutture - precisa Poma - era stato definito l’iter per la realizzazione della nuova opera dal costo di circa 80 milioni di euro, circa 7 i milioni per le progettazioni definitive ed esecutive. La società se ne sarebbe dovuta occupare, ma ora non si sa chi finanzierà i progetti. Una situazione che mette a rischio la realizzazione della nuova infrastruttura».
«Per ora ci sono solo gli 800mila euro stanziati dalla Regione per il progetto preliminare», sottolinea Scudellari, mentre Zoppetti dice: «Il rischio è che si fermi il percorso stabilito con il Mit». Preoccupazioni condivise dal consigliere regionale Pd Giuseppe Villani: «La Regione ha fatto una giravolta assurda, dimostrando improvvisazione. Incontreremo tutti i presidenti di Provincia per capire come procedere. Ma è certo è che il Pirellone debba stanziare le risorse per sistemare le strade». Pollice verso anche dal consigliere M5S Simone Verni: «La società avrebbe garantito una maggiore economia di scala e una migliore gestione. Ora vogliamo sapere quale sarà la distribuzione dei trasferimenti economici alle Province, ma soprattutto quale sarà il futuro di alcune opere essenziali, come il nuovo ponte della Becca, chiuso ai mezzi pesanti con danni economici». L’assessore regionale Silvia Piani, Lega, rassicura che «la Regione stanzierà risorse per le strade, ma per la nuova Becca la palla era già passata allo Stato». Enrico Berneri, presidente della Consulta ambientale attacca Fontana: «Inaccettabile che un presidente si rimangi gli accordi».
Fonte: laprovinciapavese.gelocal.it