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11 luglio 2018Generale

A sbalzo sul lago di Garda: apre la pista ciclabile più bella del mondo

Limone sul Garda ha investito 5 milioni per realizzare un percorso di due chilometri sospesi nel vuoto: viste mozzafiato e attrazione turistica. Il sindaco: «Noi ci siamo impegnati, ora spetta agli altri comuni». Sabato l’inaugurazione con il ministro Toninelli

di Martino Spadari

«Noi siamo partiti e ne siamo orgogliosi: adesso aspettiamo che gli altri sindaci ci vengano dietro». L’oggetto è un tratto di pista ciclabile sul lago di Garda che viene considerata (difficile la smentita) la più bella del mondo, e a parlare è Franceschino Risatti, grazie a una lista civica primo cittadino di Limone sul Garda, uno di quei Comuni bresciani che «invece di stare tanto a parlare qui le cose le facciamo».

Ed eccoli questi pochi chilometri di pista (due) totalmente a sbalzo sul lago: un’opera d’arte, un nastro largo 2,60 metri appeso al costone perpendicolare della montagna e che scorre a cinquanta metri sul livello dell’acqua. Quando la percorrete, a piedi o in bici, immaginatevi di imboccare una strada che potrebbe portare al paradiso: monti imponenti da un lato, barche a vela sullo sfondo dall’altro e una profonda vista sul lago che a ogni curva cambia aspetto e sembra sempre un quadro di Tintoretto. Sabato 14 luglio alle 17 la pista di Limone (in tutto il tratto di pista percorribile diventerà così di circa 12 chilometri) verrà aperta al pubblico e inaugurata alla presenza del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Sarà una festa ma anche un monito. «Ho invitato tutti i sindaci del lago - continua il primo cittadino di Limone - e spero che guardando la nostra pista gli venga voglia di iniziare i lavori anche a loro. Qui ogni anno arrivano 1,3 milioni di turisti, soprattutto dal nord Europa, e la pista ciclabile è un’attrazione molto che potrebbe far impennare questo numero a beneficio di tutta l’economia del lago».

L’obiettivo finale è realizzare la pista dell’Alto Garda, 80 chilometri di nastro dedicato a bici e a pedoni per unire Tremosine (provincia di Brescia) a Brenzone, sponda veronese del lago passando per Riva e Torbole (Trentino). Alcuni tratti sono in via di realizzazione (pochi) e altri sono in progetto, ma quasi tutti hanno ricevuto i finanziamenti da Regioni o Stato. E sì, perché su questa opera il capitolo costi non è roba da poco: «Per realizzare questi chilometri di pista a sbalzo - chiarisce Silvano Flessati, direttore dei lavori - abbiamo speso cinque milioni di euro, e circa la metà di questa cifra è stata impiegata per mettere in sicurezza la montagna con reti di protezione contro la caduta massi. Immaginatevi solo questo: per mettere giù la pavimentazione fatta di listoni di cemento abbiamo deciso di impiegare un elicottero visto che la pista corre parallela alla statale Gardesana che non abbiamo mai voluto interrompere. Oltre che utile per il turismo e per l’economia del territorio si è trattato di una sfida ingegneristica importante». Qui ci fermiamo al primo pezzo del progetto: quello finale (e molto più ambizioso) prevede la copertura dell’intero perimetro del lago, la «Ciclovia del lago di Garda» ma prima di vederlo realizzato occorre armarsi di tanta pazienza e forse solo i nostri nipoti potranno vederlo.

E a partire da sabato prossimo restiamo in attesa del verdetto: i turisti preferiranno fermarsi a Limone per percorrere e ammirare la sua pista illuminata anche di notte o andare in altri luoghi di villeggiatura sul lago anche se meno attrezzati? La risposta sembra scontata. In perfetto tono bresciano sindaco e direttore lavori dimostrano di andare fieri del loro lavoro: «Due anni di scartoffie per ottenere permessi, un anno per inguainare la montagna e un anno per realizzare la pista vera e propria. Ma i soldi ci sono, molti dei Comuni interessati al progetto li hanno ricevuti: adesso tocca a loro».

Fonte: www.corriere.it