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19 marzo 2019Generale
Assolombarda, in Lombardia mobilità più smart ed ecologica
Un risultato ottenuto grazie alle imprese nel software, online, hi-tech. Segni più anche sui trasporti, in attesa della Tav. I dati nel corso del "Mobility Conference Exhibition”, evento di Assolombarda e Camera di Commercio con fari sulle infrastrutture
Assolombarda rivela di una mobilità lombarda sempre più smart ed ecologica.
“Mobility Conference Exhibition”. Questo il nome dell’evento annuale di riferimento dedicato ai temi delle infrastrutture e della mobilità promosso da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che si è svolto nella mattinata di lunedì 18 marzo presso l’Auditorium Gio Ponti di via Pantano a Milano. Un momento di riflessione sul ruolo della città per promuovere una crescita sostenibile e inclusiva e sulle soluzioni concrete per la gestione intelligente della mobilità.
I dati
28 mila imprese, 250 mila addetti (+2,4) e 39 miliardi di business. E’ la fotografia scattata da Assolombarda in merito ai risultati della nostra Regione quando si parla di trasporti. Ma i dati parlano anche di imprese stabili e crescita degli addetti nel settore delle infrastrutture. Software, online e hi-tech sono i settori trainanti che registrano il segno più.
Infrastrutture in generale
Tra i relatori della mattinata di lunedì c’erano: Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane del Comune di Milano; Gioia Ghezzi, vicepresidente Sviluppo sostenibile e Smart Cities Assolombarda. “Non posso che ribadire la più energica delusione per come l’attuale governo imposta la questione delle infrastrutture di trasporto nel nostro Paese, che non è solo un tema di fisicità delle infrastrutture ma di qualità della nostra vita e di sviluppo sostenibile”, così ha esordito nel suo intervento proprio il presidente di Assolombarda, che ha poi invitato a fare un’analisi ad ampio spettro rispetto al tema delle infrastrutture nel nostro Paese. “Non dobbiamo commettere l’errore di concentrarci solo sul giuoco a rimpiattino della TAV Torino-Lione. I finanziamenti bloccati nel 2018 hanno riguardato anche il 25% del
valore del Terzo Valico, il 66% del valore della Brescia-Verona. I cantieri sono stati bloccati dalla volontà politica del governo di rimettere in discussione opere ricadenti nei Corridoi infrastrutturali europei, compresa la gronda autostradale di Ponente a Genova, di cui è stato fermato l’iter autorizzativo e che ha un valore complessivo di 4,2
miliardi di euro finanziato da Autostrade per l’Italia”. “Siamo delusi, ma non molliamo la presa, non accetteremo mai la tirannia della distanza. Come imprenditori, siamo votati a costruire per il Paese”, ha aggiunto sempre Bonomi.
La tav
Sulla Tav, in particolare, è ruotato l’intervento successivo ad opera di Carlo Sangalli, presidente Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “E’ fondamentale per connettere meglio Milano e il nostro Paese all’Europa. Oltre il 91% di 2400 imprese intervistate recentemente dalla Camera di commercio ritiene che la Tav Torino–Lione potrebbe avere effetti positivi per la nostra economia”.
Fonte: settegiorni.it