INFRASTRUTTURE

Ricerca per

oppure

Visualizza tutte le infrastrutture

INTERVENTI

Ricerca per

oppure

Visualizza tutti gli interventi

DOCUMENTI

Ultimi Documenti
Ricadute economiche, occupazionali e ambientali di A35 Brebemi sul territorio - 2019
Trasporto stradale
L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - 2018
Generale
Corridoi ed efficienza logistica dei territori - 2018
Logistica e intermodalità
Tutti i Documenti >

MAPPE TEMATICHE

Selezionare i criteri di visualizzazione

7 novembre 2012Trasporto stradale

Brebemi, prime tracce d'asfalto

Bergamo, 7 novembre 2012 – Sulla Brebemi si è iniziato a stendere i «neri», espressione gergale per indicare che è cominciata la stesura degli asfalti: fatto non da poco, perché è uno degli atti finali della costruzione di un'autostrada. In realtà al momento si tratta del primo strato d'asfalto e non del secondo (quello drenante), che sarà veramente l'ultimo atto.
Il fatto che, comunque, sull'autostrada si inizi a vedere il nero dell'asfalto significa che i lavori stanno procedendo spediti. Prima della conclusione, prevista per fine del 2013, c'è però ancora molto da fare. Gli unici tratti che al momento possono dirsi vicini alla conclusione sono la galleria artificiale di Treviglio e i tre grandi viadotti: quello sull'Adda (un chilometro e 260 metri), sul Serio (930 metri) e sull'Oglio (690 metri). Ed è proprio su questo terzo viadotto, a cavallo tra Bergamasca e Bresciana, che è stata completata la stesura del primo asfalto. Sugli altri due partirà, invece, tra fine novembre e dicembre, a un anno dal sequestro giudiziario di 34 chilometri dell'autostrada, avvenuto il 30 novembre 2011, deciso nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria sul materiale inerte scaricato sul sottofondo.

Il tratto bresciano «corre»

«Nonostante quindi tutte le vicissitudine che siamo stati costretti ad affrontare - afferma soddisfatto il presidente della società Brebemi, Francesco Bettoni -, i lavori stanno procedendo secondo i tempi previsti. Siamo quindi riusciti a recuperare il ritardo accumulato».
I 34 chilometri che erano stati sequestrati (26 dissequestrati un mese dopo e i restanti otto a luglio) fanno parte del macro-cantiere di Cassano d'Adda (che va dalla galleria di Treviglio, inclusa, al Milanese) e di quello di Fara Olivana (dalla galleria di Treviglio al viadotto sull'Oglio incluso). Non era stato interessato da sequestri, invece, il macro-cantiere di Urago d'Oglio, dove si è iniziato ad asfaltare anche tratti di carreggiata autostradale.
Il tratto bresciano della Brebemi è quindi quello che sta proseguendo più spedito. Il motivo principale però non è, come si potrebbe pensare, il fatto che non sia stato interessato da provvedimenti giudiziari. Ma il fatto che nella provincia vicina l'autostrada viaggia in parte in trincea (per sei chilometri). Nella Bergamasca e nel Milanese, invece, in rilevato (in tutto per 52 chilometri): significa che l'autostrada deve essere portata a una certa quota ammassando strati di materiale inerte proveniente dalle cave di prestito di Covo e Cassano nella quale, complice un lungo iter autorizzativo, i prelievi di ghiaia sono iniziati solo ad aprile. Tutto comunque ora sta procedendo spedita «Riteniamo quindi - afferma ancora Bettoni -, che rispetteremo i tempi stabiliti: l'autostrada sarà pronta entro fine del 2013».

Poi barriere e guardrail

Bettoni è sempre stato fiducioso e lo è ancora di più ora che si iniziano a stendere gli asfalti. Seguirà poi l'installazione degli arredi (barriere fonoassorbenti, guardrail) che nella galleria di Treviglio (465 metri) è già in corso, nonostante anche qui si comincerà ad asfaltare solo a fine anno. Il cronoprogramma della stesura dei «neri» potrebbe subire uno slittamento poiché d'inverno, con la colonnina del termometro sotto zero, non è ritenuto opportuno asfaltare. Questa possibilità, comunque, non preoccupa il Consorzio Bbm, l'ente incaricato della costruzione dell'autostrada.
Quel che viene ritenuto più importante è che sia la galleria di Treviglio che i viadotti sui fiumi Adda, Serio e Oglio siano ormai prossimi al completamento. Queste erano dette opere «critiche», poiché erano le uniche infrastrutture che, dal punto di vista costruttivo, avrebbero potuto creare qualche serio problema (e quindi ritardo) nella realizzazione dell'autostrada.
Per la fine di ottobre la società di progetto Brebemi aveva organizzato peri rappresentanti delle istituzioni e gli organi di informazione un tour, proprio per mostrare l'avanzato stato dei lavori dei viadotti. Tour poi saltato a causa della crisi scoppiata in Regione. Verrà comunque organizzato entro fine anno.

 

Intanto, dita incrociate per il «prestito senior»

Mentre procedono i lavori di realizzazione dell'autostrada, la società Brebemi è impegnata a ottenere dalle banche il cosiddetto «prestito senior».
Con questo termine latino, che significa in soldoni «grande», si intende il prestito che permetterà l'intero finanziamento della costruzione dell'autostrada del costa complessivo di 2,4 miliardi di euro (1,6 miliardi di lavori più 800 milioni circa di oneri finanziari).
La sua sottoscrizione era stata annunciata per la fine di ottobre. «Ora - afferma il presidente della Brebemi, Francesco Bottoni – è slittata alla fine di novembre». Salvo intoppi che fino ad ora, visto la difficile congiuntura economica, non sono mancati: «Questa volta, però - afferma ancora Bettoni - sembra che siamo veramente in dirittura d'arrivo». Parole che il presidente, non si vergogna ad ammettere, pronuncia «incrociando le dita». Anche perché la situazione è delicata.
Fino ad ora la società Brebemi ha finanziato i lavori contando inizialmente su un aumento di capitale, garantito dai suoi soci, fino a 520 milioni di euro. E poi su un «prestito bridge» (in inglese ponte) da 546 milioni di euro. Prestito che, a quanto sostenuto a luglio dai vertici della società, le permetterà di finanziare la costruzione dell'autostrada fino alla fine di quest'anno. È chiaro, quindi, che in questo situazione è ritenuto fondamentale che il cosiddetto «prestito senior» venga sottoscritta al più presto dalle banche. Nel frattempo, gli analisti finanziari della società sono sempre al lavoro per valutare se il cosiddetto «Decreto sviluppo bis» (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale a metà ottobre) potrà apportare vantaggi fiscali (come un credito d'imposta sull'Ires e sull'Irap) alla costruzione dell'autostrada. Vantaggi che non si annunciano particolarmente consistenti, ma che sarebbero comunque ritenuti un aiuto ben accetto.

Patrik Pozzi (L’Eco di Bergamo)

Fonte: http://www.lestradedellinformazione.it