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23 febbraio 2012Trasporto ferroviario
Hupac chiede potenziamento linea Luino
La compagnia intermodale svizzera ritiene che la tratta che connette Svizzera e Lombardia attraverso la frontiera di Luino sia la direttrice più importante per il trasporto combinato non accompagnato lungo il Corridoio Rotterdam-Genova. Chiede la priorità rispetto alla direttrice che transita da Chiasso.
Secondo una rilevazione di Hupac, la proporzione di traffico combinato non accompagnato proveniente dalla Svizzera attraverso il Gottardo transita prevalentemente attraverso Luino (80%), rispetto a Chiasso (20%). "Stupisce pertanto che lo sviluppo internazionale delle infrastrutture perda sempre più di vista questa importante linea per il traffico merci", afferma una nota della società, che prosegue: "La focalizzazione sulla linea di Chiasso, attualmente perseguita dai vertici delle ferrovie e delle amministrazioni, restringe le prospettive di sviluppo dell'odierno sistema TCNA e rimanda a un lontano futuro i vantaggi a cui si era aspirato con la messa in funzione di Alptransit. Ciò sminuisce il valore degli investimenti già effettuati nel trasporto combinato e mette in forse la politica di trasferimento del traffico". Hupac ricorda anche che oggi i principali terminal nell'Italia settentrionale – ossia Busto Arsizio Gallarate, Novara ed Oleggio - sono connessi nell'area d'intersezione della linea di Luino e di quella del Lötschberg/Sempione, mentre non sono connessi a quella di Chiasso (o lo sono "soltanto a caro prezzo in termini economici e di transit time). Un altro argomento portato a favore di Luino riguarda la pendenza della linea. Questa connessione, infatti, ha una pendenza massima del dodici permille e dopo l'apertura del tunnel di base del Gottardo "sarà l'unica vera ferrovia di pianura nel corridoio Rotterdam-Genova". Ciò significa che in futuro lungo questa direttrice potranno transitare convogli da 1800 tonnellate con un'unica locomotiva. "Sulla linea di Chiasso, invece, permangono delle pendenze del 15-21‰ nella zona di Mendrisio. Ciò significa che i treni merci anche in futuro, nonostante i tunnel di base del Gottardo e del Ceneri, necessiteranno della doppia trazione che grava notevolmente sui costi".
Il terzo argomento che sfavorisce Chiasso è l'intasamento di tale linea, causato soprattutto dai treni passeggeri che gravano sul nodo di Milano: "I treni merci possono transitare via Chiasso solo di notte, in ristrette fasce orarie e a prezzi di traccia molto elevati. La densità degli insediamenti pone forti restrizioni al transito dei treni che trasportano merce pericolosa. Nella zona urbana un potenziamento delle linee per i treni lunghi 750 metri è impensabile", afferma la compagnia svizzera. Potenziare l'accesso ad Alptransit attraverso Chiasso "ha senso solo dopo la costruzione della Gronda Est, via Seregno-Bergamo, che però potrebbe completarsi ben oltre il 2025".
Per sviluppare in modo corretto la crescita del combinato non accompagnato, Hupac propone quindi due livelli d'intervento: un "modesto potenziamento" della linea Bellinzona-Luino-Novara per il traffico attuale in una prima fase e la realizzazione di un corridoio per il trasporto merci via Chiasso-Seregno-Bergamo in una seconda fase per il traffico futuro. Il presupposto tecnico resta la possibilità di transito per convogli lunghi 750 metri e pesanti fino a 2000 tonnellate.
Secondo una rilevazione di Hupac, la proporzione di traffico combinato non accompagnato proveniente dalla Svizzera attraverso il Gottardo transita prevalentemente attraverso Luino (80%), rispetto a Chiasso (20%). "Stupisce pertanto che lo sviluppo internazionale delle infrastrutture perda sempre più di vista questa importante linea per il traffico merci", afferma una nota della società, che prosegue: "La focalizzazione sulla linea di Chiasso, attualmente perseguita dai vertici delle ferrovie e delle amministrazioni, restringe le prospettive di sviluppo dell'odierno sistema TCNA e rimanda a un lontano futuro i vantaggi a cui si era aspirato con la messa in funzione di Alptransit. Ciò sminuisce il valore degli investimenti già effettuati nel trasporto combinato e mette in forse la politica di trasferimento del traffico". Hupac ricorda anche che oggi i principali terminal nell'Italia settentrionale – ossia Busto Arsizio Gallarate, Novara ed Oleggio - sono connessi nell'area d'intersezione della linea di Luino e di quella del Lötschberg/Sempione, mentre non sono connessi a quella di Chiasso (o lo sono "soltanto a caro prezzo in termini economici e di transit time). Un altro argomento portato a favore di Luino riguarda la pendenza della linea. Questa connessione, infatti, ha una pendenza massima del dodici permille e dopo l'apertura del tunnel di base del Gottardo "sarà l'unica vera ferrovia di pianura nel corridoio Rotterdam-Genova". Ciò significa che in futuro lungo questa direttrice potranno transitare convogli da 1800 tonnellate con un'unica locomotiva. "Sulla linea di Chiasso, invece, permangono delle pendenze del 15-21‰ nella zona di Mendrisio. Ciò significa che i treni merci anche in futuro, nonostante i tunnel di base del Gottardo e del Ceneri, necessiteranno della doppia trazione che grava notevolmente sui costi".
Il terzo argomento che sfavorisce Chiasso è l'intasamento di tale linea, causato soprattutto dai treni passeggeri che gravano sul nodo di Milano: "I treni merci possono transitare via Chiasso solo di notte, in ristrette fasce orarie e a prezzi di traccia molto elevati. La densità degli insediamenti pone forti restrizioni al transito dei treni che trasportano merce pericolosa. Nella zona urbana un potenziamento delle linee per i treni lunghi 750 metri è impensabile", afferma la compagnia svizzera. Potenziare l'accesso ad Alptransit attraverso Chiasso "ha senso solo dopo la costruzione della Gronda Est, via Seregno-Bergamo, che però potrebbe completarsi ben oltre il 2025".
Per sviluppare in modo corretto la crescita del combinato non accompagnato, Hupac propone quindi due livelli d'intervento: un "modesto potenziamento" della linea Bellinzona-Luino-Novara per il traffico attuale in una prima fase e la realizzazione di un corridoio per il trasporto merci via Chiasso-Seregno-Bergamo in una seconda fase per il traffico futuro. Il presupposto tecnico resta la possibilità di transito per convogli lunghi 750 metri e pesanti fino a 2000 tonnellate.