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15 gennaio 2013Trasporto stradale
Autostrada Broni-Mortara Nuove analisi sullo smog
A fine febbraio Sabrom consegnerà i dati chiesti dal ministero dell’Ambiente L’iter si allunga, in 60 giorni due ricorsi del fronte del no in discussione al Tar
PAVIA. Lo stop concordato da Infrastrutture Lombarde col ministero dell’Ambiente sull’autostrada Broni-Mortara è scaduto ieri. Ma l’iter dell’autostrada lunga 54 chilometri da Castello d’Agogna è ancora fermo: «Consegneremo tutte le integrazioni progettuali richieste dal ministero nel corso dell’istruttoria per la valutazione d’impatto ambientale entro fine febbraio», spioega Maurizio Deiana, responsabile del procedimento per conto di Sabrom, incaricata di realizzare l’opera. E tra gennaio e febbraio saranno discussi anche i ricorsi presentati al Tar da parte di Wwf, legambiente e coordinamento dei comitati contro l’autostrada.
Lo stop del ministero era arrivato a luglio. In questi mesi tra le altre cose Sabrom ha effettuato un monitoraggio dell’aria su tutto il tracciato dell’autostrada futura, effettuando rilevazioni nei mesi di settembre e novembre: «Abbiamo risposto alle richieste del ministero facendo una campagna di misurazione della qualità dell’aria ante opera – prosegue Deiana – Approfondimenti che vanno oltre gli standard richiesti dalle normative vigenti ma che vogliono dare una base di dati oggettivi sui cui basarsi nella valutazione». Il monitoraggio è stato effettuato secondo criteri decidi di comune accordo col ministero dell’ambiente, ma non si tratta dell’unica integrazione da consegnare a Roma: «Abbiamo dovuto fornire integrazioni sul piano di approvvigionamento del materiale da cava, sull’aspetto architettonico delle opere, sulle possibilità di limitare il consumo di suolo», riprende Deiana.
Una volta consegnata tutta la documentazione a Infrastrutture Lombarde, l’agenzia regionale per conto della quale Sabrom, in forza di una convenzione del 2010 dovrà realizzare l’opera che due anni fa aveva un costo stimato di circa 1800 milioni di euro, la commissione ministeriale dovrà pronunciarsi sulla compatibilità ambientale del progetto. «Non si sa nulla sui tempi», spiega il presidente di Sabrom Carlo Alberto Belloni: senza Governo nè giunta regionale diventa difficile fare previsioni. Se dalla commissione uscirà un sì, si passa alla procedura regionale di approvazione del progetto: quello definitivo era stato pubblicato il 19 gennaio 2012, un anno fa: ed è l’ultima notizia riportata sul sito della Sabrom. Superata la conferenza dei servizi sul progetto esecutivo, ci sarà il nulla osta a procedere, salvo l’ottemperanza delle prescrizione emerse in ogni fase. I costi, lievitano :«Abbiamo preferito privilegiare il fatto di dare risposte al territorio», dicono da Sabrom. Anche perché il fronte del no si allarga, e dopo la Provincia e le associazioni degli agricoltori anche il candidato Pd alla regione Lombardia Umberto Ambrosoli ha esplicitato la sua contrarietà a un’opera «assolutamente sovradimensionata». «La nuova giunta Regionale se contraria all'opera, potrà senz'altro fare tanto per opporsi al proseguimento dell'iter o addirittura annullarlo – spiega Nicola Ghisiglieri, del coordinamento dei comitati – In uno dei ricorsi in discussione al Tar tra gennaio e febbraio si ricorda come l'autostrada sia considerata regionale nonostante sconfini in Piemonte e per legge dovrebbe passare alle competenze dello Stato. Di conseguenza tutto l'iter sin ora seguito risulterebbe non valido, da annullare».
di Anna Ghezzi
di Anna Ghezzi